Il processo produttivo della barbatella inizia a novembre/dicembre, con la preparazione dei portinnesti; Il taglio in campo delle piante madri portinnesto (p.m.p.) “ i maglioli “ (es. paulsen 1103) fatti a carichi in tutta la sua lunghezza cioè sei-dieci metri, dopo caricati dal campo su rimorchi e portati in sede per la lavorazione che consiste nel taglio con la gemma in calce per la lunghezza di 40 cm e con diametro minimo di 0,8 mm e successivamente un ulteriore lavorazione di “accecatura” che consiste nel togliere le gemme dagli spezzoni e la conta di essi, dopo portati in frigo per il loro mantenimento, fino al momento dell’innestatura, che si effettuerà in marzo- aprile.
Nel periodo di febbraio, prima che le gemme dei vari cloni si aprano vanno tolti dai vari campi di piante madri marze (p.m.m.) la vite viene potata e lasciato le gemme per la crescita e il rimanente viene prelevato facendone dei fasci di circa cento pezzi per dieci gemme circa, e cartellati per varietà e clone. Portati in magazzino spezzati occhietto per occhietto e messi in bagno in disinfettante, e successivamente mantenuti in frigo conservazione fino all’innestatura. Prima di iniziare essa viene immerso anche gli spezzoni, che antecedentemente erano stati portati in frigo.
L’innesto si effettua a tavolino con macchine Omega una per una e subito dopo immerso l’innesto in paraffina rossa con fitormone di crescita “ 1° paraffinatura” e successivamente stivate in casse di legno o plastica a strati con segatura bagnata, per non far disidratare i legni, e portate in piazzali fuori all’aperto. Raggiunta la quantità desiderata, le casse piene di innesti verranno trasferite a sua volta in apposita stanza o serra riscaldata per la saldatura dei legni e germinazione.
Per saldatura si intende che la ferita fatta sul pezzone e sull’occhietto si vada a risarcire con un callo, di colore bianco in principio e sempre più scuro in seguito formatosi con la lacrimazione dei due legni. Dopo diche le casse dovranno rimanere sempre al caldo per un certo periodo di tempo, per effettuare le operazioni sopra descritte.
Trascorso tale tempo dovranno tornare su piazzale, e successivamente dovranno essere tolte dalle casse per la “2° paraffinatura” di colore marrone. Essa consiste nella ripulitura da radici e segatura per poi essere immerse per circa metà, e rimesse in casse di plastica con piede in acqua. Per l’operazione di paraffinatura, dovrà essere strutta a bagnomaria la paraffina in apposita macchina.
In precedenza di questa operazione dovrà essere preparato il terreno dove si desidera mettere a dimora il vivaio. Le casse di barbatelle dovranno essere portate con mezzi dell’azienda al terreno e sistemate una ad una in pacciamatura in polietilene a circa 5/7 centimetri. A operazione terminata della piantatura, si dovrà effettuare per tutto il periodo estivo fino ad inizio autunno trattamenti periodici con i fitofarmaci e all’occorrenza insetticidi.
Nello stesso periodo all’occorrenza dovranno essere effettuate le lavorazioni del terreno al di fuori della pacciamatura e irrigazioni se necessarie, e le dovute cimature delle barbatelle. Dopo la caduta delle foglie si potrà (se il terreno lo permette) effettuare le prime escavazioni delle stesse. Dopo di che verranno trasferite in azienda dove saranno scelte per categoria I° , II°, III° e paraffinate per circa 6/7 cm. con paraffina di colore verde 3° paraffinatura, con la quale saranno pronte per la piantatura o la frigoconservazione.